Cari iscritti, vi mandiamo il testo di una mail che ci è pervenuta da parte di un nostro collaboratore: l'ing Scarcella Rosario.
Riteniamo sia importante l'analisi che l'ing Scarcella fa relativamente agli impianti incentivati.
Confidiamo nella vostra partecipazione a far "cadere disegni" che da tempo stanno tentando di affossare il mercato delle energie alternative in Italia ed in Europa ......... a favore di alcune lobby di mercato .........

State con noi...

ENERECO ENERGY SOLUTIONS

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Considerazione per il Ministro Romani.

Nel giorno in cui si è tentato di mettere fine alla parola fotovoltaico in Italia sono andato sul sito del GSE a verificare come realmente è la situazione. Sul link http://atlasole.gse.it/atlasole/ ho estrapolato la tabella di seguito riportata.

Totale Nazione---------Numero------Potenza [MW]
Tutti gli impianti--------171.754------3.867,6
Meno di 20 kW---------158.054------886,8
Da20 a50 kW-----------5.582---------226,4
Oltre 50 kW-------------8.118---------2.754,4


In questo giorni si è parlato molto delle 150’000 famiglie a rischio, bene io penso che il 95 % di queste persone opera e realizza impianti che ricadono nelle prime due fasce che vanno da 1 a 50 kWp in quanto dei 171754 ben 163636 hanno potenza inferiore a 50 kWp, stiamo parlando quindi del 95,27 %.

Ma la cosa più importante da evidenziare i che questi 163636 impianti hanno “assorbito” solo 1113,2 MW degli 8000 MW per i quali ad oggi è disponibile la copertura finanziaria.
E se si considera inoltre che nella fascia “oltre 50 kW” la media è di 339,29 kWp si capisce bene che ci saranno massimo 1000 impianti superiori ad 1 MWp e la rimanente parte di taglia inferiore ai 100-200 kWp.

Questo in conclusione cosa vuol dire, che se in Italia c’è il problema fotovoltaico questo è stato provocato dai grossi impianti che tra l’altro non portano particolare benefici economici agli addetti ai lavori, ma solo agli investitori che molto spesso sono stranieri.
E se tutto quel movimento di cui si parla e che oggi fa bene alla nostra economia in crisi è stato realizzato per il 95,27 % installando impianti per soli 1113,2 MW in 5 anni, allora caro Ministro Romani la soluzione è semplice.
Si indichino nuovi obiettivi da raggiungere, per esempio in termini di potenza massima da installare e questa la si divida in 2, una parte per impianti fino a 100-200 kWp, e l’altra oltre tale soglia.
Questo continuerà a comportare, per i grossi impianti uno scempio ambientale con il deturpamento di aree agricole, ma che finirà presto in quanto si raggiungerà in breve il limite indicato, mentre per i piccoli impianti, quelli dove realmente operano la maggior parte delle persone, e dove veramente l’economia del nostro paese ha provato i benefici del fotovoltaico, ci saranno ancora decenni di lavoro senza che ciò vada a gravare sulle tasche di nessuno, tanto meno per mezzo della bolletta, come evidenziato in questo giorni.
Detto ciò non rimane che chiedere al Ministro di continuare sulla strada che correttamente si era prefissato il primo conto energia, che aveva l’obbiettivo, per mezzo degli incentivi differenziati, di vedere su ogni tetto in Italia (naturalmente li dove possibile) un impianto fotovoltaico, così da avere ancora negli anni futuri altro lavoro, senza andare ad infierire e mettere a rischio i bilanci ed il reperimento fondi. Al contrario, se prevarranno i forti interessi economici che girano attorno ai grossi impianti, allora le scelte politiche di questi giorni non saranno altro che una forte mazzata che renderà il fotovoltaico in Italia agonizzante, in attesa della prossima mossa che ne sancirà definitivamente la morte.

Chi ritiene queste mie considerazioni valide le sottoscriva inviando la presente a tutti i conoscenti che operano nel settore, e al Ministro stesso.

Grazie

Ing. Rosario Scarcella

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L'e-mail dovrebbe essere indirizzata ai seguenti indirizzi e-mail:

segreteria.presidente@governo.it,

Segreteria.ministro@sviluppoeconomico.gov.it,

Saglia.segreteria@sviluppoeconomico.gov.it,

Segreteria.capogabinetto@sviluppoeconomico.gov.it,

Ufficio.legislativo@sviluppoeconomico.gov.it,

segreteria.ministro@minambiente.it,

atelli.massimiliano@minambiente.it,

Lucarelli.paola@minambiente.it,

Degiorgi.marco@miniambiente.it

segreteriaMinistroSacconi@lavoro.gov.it

in cc andrebbe messo il seguente indirizzo:

info@sosrinnovabili.it

Ancora meglio se potete fare inviare anche dei fax.

Vi fornisco i numeri di fax:

Presidenza del Consiglio dei Ministri: 06 67793067 - 06 67793067

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Ministero dell'Ambiente: 06 57288513

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