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18-02-2009 TUTTE LE NEWS
Piano in sei punti da 15 Associazioni a Governo
ROMA - Un piano in sei punti inviato al governo per il rilancio delle rinnovabili: questo il documento firmato da 15 associazioni di settore e ambientaliste.
 
Nel piano le associazioni esprimono soddisfazione per la legge di conversione del d.l. 185/2008 che ripristina l'incentivo del 55% agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, ma ritengono essenziale, tra l'altro, rendere gli incentivi piu' stabili, istituire un fondo per la promozione di cooperative giovanili, un provvedimento per evitare casi impropri di decurtazione della tariffa incentivante. Ecco cosa chiedono Aiel, Anev, Aper, Assolterm, Assosolare, Federpern, Fiper, Gifi, Greenpeace Italia, Gses, Ises Italia, Itabia, Kyoto Club, Legambiente, Wwf Italia: - trovare le modalita' piu' efficaci per rendere tali incentivi piu' stabili e non soggetti alle contingenze economiche e politiche, tenuto conto del fatto che tali incentivi non rappresentano un costo per lo stato, visti i benefici da essi derivanti in termini di ricchezza prodotta, sviluppo industriale e gettito fiscale; - istituire un fondo all'interno degli stanziamenti per l' informazione energetica, per la promozione di cooperative giovanili in grado di effettuare ''energy audit'', cosi' da consentire loro di offrire diagnosi energetiche a costi contenuti. ad avviso delle associazioni firmatarie in tal modo si darebbe vita a formidabili strumenti di diffusione dell' informazione, stimolando nel contempo la crescita di un' occupazione giovanile qualificata; - provvedimento che eviti i casi impropri di decurtazione della tariffa incentivante agli impianti fotovoltaici in caso di mancato rispetto dei tempi previsti per l'allacciamento in rete, assumendo come riferimento l'atto di accettazione del preventivo per la richiesta di connessione alla rete; - adeguare gli incentivi per gli usi non elettrici delle rinnovabili, al fine di allinearli a quelli per gli usi elettrici; - approvare provvedimenti capaci di stimolare una crescita sana e duratura del mercato, come lo sviluppo di schemi di certificazione degli installatori di impianti che utilizzano fonti rinnovabili previsti anche dalla direttiva 20-20-20; - un maggiore impegno delle istituzioni universitarie nella promozione di iniziative a favore della formazione nel campo delle energie rinnovabili. Per garantire un futuro sostenibile allo sviluppo delle rinnovabili e' infine necessario rinnovare la struttura della rete elettrica, potenziandone le capacita' e sostenendo un piano per la creazione delle ''smart grid'', analogamente con quanto proposto dal presidente Obama negli Stati Uniti. (ANSA).

www.ansa.it