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Incentivi fotovoltaico 2019
DECRETO INCENTIVAZIONE FER 1 - 2019
Dopo tanta attesa è stata pubblicata la bozza del decreto FER per l’incentivazione delle Rinnovabili. Il testo è stato presentato alla Commissione Europea a inizio del 2019.


IN BREVE:
Agli incentivi del nuovo decreto FER , e relativamente al fotovoltaico, possono accedere tutti i nuovi impianti sopra i 20kW purchè non siano collocati in terreno agricolo. In alcuna maniera il decreto sostituisce o si sovrappone alla detrazione fiscale del 50% prevista per gli impianti residenziali . Per quest’ultimi tutto rimarrà invariato in quanto la detrazione sommata all’auto consumo e allo scambio sul posto permettono già un rapido ritorno dell’investimento.

CHE COSA INCENTIVA IL DECRETO?
Il decreto incentiva l’energia immessa in rete con una tariffa tipo “Omnicomprensiva” per la durata di 20 anni dalla data di allaccio del sistema fotovoltaico. Nessun incentivo quindi per l’energia autoconsumata.

MODALITA’:
Il decreto FER è un meccanismo a REGISTRI con quote fissate per ogni sessione. La prima sessione per presentare la domanda si è aperta il 31gennaio 2019, ed è rimasta aperta per 30 giorni. La graduatoria dei progetti ammessi sarà pubblicata dal GSE dopo 90 giorni (maggio 2019). Ulteriori sessioni per presentare le richieste di incentivo saranno disponibili poi a maggio e settembre 2019 utilizzando le stesse modalità di presentazione della domanda. I bandi per l’iscrizione a Registro saranno organizzati in quattro gruppi:

GRUPPO A : impianti Eolici,  impianti Fotovoltaici

GRUPPO A-2: Impianti fotovoltaici i cui mouli fotovoltaicisono installati in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto. La superficie dei moduli non può essere superiore a quella della copertura rimossa.

GRUPPO B: impianti idroelettrici impianti a gas residuati neiprocessi di depurazione

GRUPPO C: impianti oggetto di rifacimentototale o parziale e rientranti nelle tipologie di cui al gruppo A (solo per Eolico) e gruppo B.


TARIFFE:
Relativamente al fotovoltaico le tariffe previste sono:
10,5 cent/kWh fino a 100 kW
9 cent/kWh fino a 1 MW
7 cent/kWh oltre 1 MW
E’ previsto un premio di 1,2 cent/kWh nel caso in cui l’impianto venga realizzato su un tetto in amianto contestualmente alla rimozone dello stesso. In questo caso il premio sarà applicato a tutta l’energia prodotta e anche a quella autoconsumata. Per il meccanismo dei registri è possibile richiedere tariffe più basse per poter accedere a posizioni più favorevoli in graduatoria. Vi sono comunque altri parametri interessanti, oltre agli sconti sulle tariffe, su cui è importante concentrarsi


CRITERI
Negli impianti fotovoltaici con potenza maggiore di 1MW sarà il valore di ribasso utilizzato a decidere l’inserimento nelle liste di impianti incentivati. Per quanto riguarda invece gli impianti fotovoltaici di potenza minore di 1MW e fino a 20kW, i criteri fondamentali saranno:

IMPIANTI REALIZZATI SU TETTI IN ETERNIT : la priorità sarà data a quelli su Edifici Pubblici, Scuole, Ospedali, con 100MW di potenza complessiva riservata alla prima asta .

IMPIANTI SU CAVE DISMESSE, SITI CONTAMINATI: con 45MW di potenza complessiva riservata alla prima asta. Molto importante sarà presentare tutti i permessi acquisiti al GSE pena l’esclusione dalla procedura. Per le cave inoltre è stato precisato che quelle in siti idonei dovranno essere: “cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento estrattivo per le quali l’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione abbia attestato l’avvenuto completamento delle attività di recupero e ripristino ambientale previste nel titolo autorizzatorio nel rispetto delle norme regionali vigenti”, quindi già ripristinate.

LA PRESENZA DI COLONNINE PER LA RICARICA DI AUTO ELETTRICHE: secondo criterio sommabile che verrà valutato, per ogni uno dei primi due casi, solo se il primo non sarà sufficiente . Ad esempio, qualora ci fossero più di 100 MW di impianti su tetti in eternit: prima entreranno tutti gli impianti su edifici pubblici, scuole, ospedali… e solo in seguito i capannoni industriali. A questo punto chi possiede delle colonnine di ricarica per auto elettriche con potenza almeno pari al 15% della potenza impianto proseguirà la gara, gli altri resteranno fuori.

AGGREGATI DI IMPIANTI: criterio non economico che permetterà di avere qualche chance in più. In seconda analisi però entrerà in gioco anche il ribasso sulla tariffa offerta.


DURATA DEL DECRETO:
L’esperienza dei decreti di incentivazione passati ci ha insegnato che è difficile se non impossibile fare delle stime. Il tetto fissato dal contatore FER ELETTRICHE non fotovoltaiche ad oggi è di quasi 5 Miliardi di Euro/anno. Con un limite fissato a 5,8 Miliardi di Euro/anno che ne determina la fine il decreto potrebbe avere una vita stimata con una ultima asta il 31 maggio 2021.

ALTRE COSE DA SAPERE:
Per impianti con potenza superiore a 100kW e fino a 1MW viene introdotta una cauzione del 2% del costo previsto dal GSE , pari a 1000€/kW. Esempio: un sistema fotovoltaico da 200kW verserà una cauzione provvisoria di 2000€ e definitiva di 4000€ cifra che sarà poi svicolata all’entrata in funzione dell’impianto.

Riduzioni della tariffa spettante sono previste in caso di:
a) dell’1% l’anno fino alla data di entrata in esercizio, applicata per la prima volta decorsi 15 mesi dalla data di comunicazione di esito positivo delle procedure di asta e registro;
b) mancato rispetto dei tempi massimi di entrata in esercizio
c) ottenimento di contributi in conto capitale
d) impiego di componenti rigenerati

Altre interessanti novità sono state introdotte nella “contrattazione di lungo termine di energia rinnovabile”: i PPA (Power Purchase Agreement). Entro 6 mesi dalla entrata in vigore del decreto FER1, il GME (Gestore dei Mercati Energetici SpA) dovrà avviare una consultazione pubblica per la predisposizione di una disciplina per la realizzazione di una piattaforma di mercato per la negoziazione di lungo termine di energia da fonti rinnovabili. Sino a quando non sarà operativa tale piattaforma, il GSE dovrà rendere disponibile sul sito internet istituzionale le caratteristiche dei progetti e promuovere l’incontro con le parti potenzialmente interessate alla stipula dei contratti. All'ARERA - che non dovrà più elaborare gli schemi contrattuali - spetterà invece il compito di definire sia le modalità con le quali devono essere coperte le spese per lo sviluppo della piattaforma sia le modalità con le quali le medesime spese e le spese di gestione devono essere recuperate dai soggetti che accedono alla piattaforma.
 
 
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