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NEWS
30-03-2009 TUTTE LE NEWS
Rapporto EWEA, Italia lontana da target UE
BRUXELLES - In Italia non si sono fatti progressi per raggiungere gli obiettivi di energie rinnovabili fissati dall'Unione europea.
 
Questo e' il giudizio espresso dall'Ewea (European Wind Energy Association). L'associazione lo scrive in un rapporto dettagliato per paese a complemento dello studio ''The Economics of Wind Energy'', presentato di recente a Marsiglia alla Conferenza Europea sull'Energia Eolica. Nonostante la forte crescita in settori quali l'eolico onshore, il biogas e il biodiesel, l'Italia e' ancora lontana dai target che deve raggiungere, sia a livello nazionale che europeo, si legge nel documento. Le cause vengono attribuite a tre elementi. Innanzitutto il grande clima di incertezza dovuto ai recenti cambiamenti politici e nelle ambiguita' nell'attuale disegno politico. In secondo luogo pesano negativamente gli ostacoli amministrativi, quali, per esempio, le complesse procedure di autorizzazione a livello locale. Infine il terzo ostacolo e' costituito da barriere di tipo finanziario, come per esempio i costi elevati per il collegamento alla rete. Nel descrivere sinteticamente i principali schemi di sostegno adottati nel nostro paese per le energie rinnovabili, il rapporto sottolinea che i fornitori di energia dovevano contribuire nel 2006 con il 3,05% di rinnovabili. In caso contrario erano previste delle sanzioni. Applicare la normativa e' stato, pero', difficile a causa delle ambiguita' della legislazione. Attualmente, sottolinea pero' il documento, il governo italiano sta lavorando per mettere a punto i dettagli di meccanismi di sostegno piu' ambiziosi per lo sviluppo e l'uso di energie rinnovabili. In base alla direttiva Ue, l'Italia dovrebbe poter fornire entro il 2010 il 25% del consumo lordo di elettricita' a partire dalle rinnovabili ma, nonostante l'obbligo per produttori e importatori di elettricita' di fornire una certa percntuale di energia verde, non si sono fatti progressi per raggiungere gli obiettivi Ue. Nel documento si legge inoltre che, se nel 1997 la percentuale di energia elettrica prodotta a partire da fonti rinnovabili costituiva il 16% del consumo italiano, nel 2004 quest'ultima, non solo non e' aumentata, ma e' calata leggermente al 15,43%.

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