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NEWS
14-01-2010 TUTTE LE NEWS
Tunisia punta a quintuplicare rinnovabili entro il 2014
“Annus horribilis”. Così ha definito il 2009 il ministro tunisino dell’Industria e dell’Energia, Afif Chelbi, aggiungendo che è stato “l’anno più difficile da qualche decennio a questa parte per l’economia tunisina”.
 
Migliori le prospettive per il 2010 anche grazie alle nuove iniziative che Tunisi intende intraprendere in materia di energia pulita. Con l’anno appena iniziato prenderà il via il programma presidenziale 2009-2014, che tra i suoi obiettivi principali, ha anche la creazione di imprese ad alto contenuto tecnologico e lo sviluppo della capacità produttiva da fonti rinnovabili. Il programma prevede innazitutto un incremento dell’efficienza energetica del 20 per cento entro il 2014. Per quanto riguarda le energie rinnovabili, l’obiettivo fissato dal governo è un aumento di cinque volte della capacità installata in maniera da raggiungere 550 MW entro il 2014. Grazie al rilancio del programma Prosol termico, Tunisi conta di installare altri "350mila m2 di solare termico per la produzione di acqua calda entro laa fine del 2014 portando così la capacità cumulativa installata a 750mila m2. Con il nuovo programma di Prosol elettrico punta invece a realizzare 5mila case solari entro i prossimi quattro anni. Proprio il settore delle rinnovabili è tra quelli che ha retto meglio alla crisi conseguendo risultati significativi: ad esempio, si registra nel 2009 l'installazione di 80mila m2 di pannelli solari, una superficie dieci volte superiore rispetto al 2004, e l’avvio di un grande progetto eolico che porterà la capacità installata per questa fonte energetica da 55 a 235 MW Le modifiche introdotte alla legge sulla gestione dell'energia hanno aperto infine la possibilità per imprese e famiglie di prodursi da sé l’energia elettrica di cui hanno bisogno cedendo alla rete il surplus o rivendendolo. Il gas naturale assicura oggi il 50 per cento delle risorse energetiche nazionali. Il governo vuole aumentare la la quota di questa fonte nel mix energetico portandola a oltre il 60 per cento sempre entro il 2014.

zeroemission.tv