Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Per maggiori informazioni, leggi l'informativa estesa Cookie Policy.
Chiudendo questo banner, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

ITA
Text-A-A-A
Cerca:
Newsletter Conto Energia Lavora con noi Faq Glossario
Home > News > Rinnovabili: grid parity dal 2014 per il fotovoltaico per autoco... Invia
stampa
 
 

 
NEWS
26-05-2011 TUTTE LE NEWS
Rinnovabili: grid parity dal 2014 per il fotovoltaico per autoconsumo
Mentre la bufera sul futuro degli incentivi al fotovoltaico deve ancora dissiparsi completamente (clicca qui per una news dedicata al Quarto conto energia), dal dipartimento di Ingegneria elettrica dell'Università di Padova arriva un'interessante ricerca sulla grid parity per impianti fotovoltaici ad uso famigliare (3 kWp), cioè l'arco di tempo che ci separa dalla parità di costo tra un kWh prodotto dal pannello sopra il tetto e quello acquistato dalla rete.
 
Secondo il team di ricercatori questo traguardo è abbastanza vicino: nel Sud Italia sarà raggiunto nel 2014, nel Centro nel 2016 e, infine, al Nord solo nel 2017. La ricerca, che ricordiamo stata commissionata da un produttore di moduli fotovoltaici, sottolinea l'importanza di consumare in loco l'energia prodotta perché il punto di forza di queste tecnologie c“è proprio l’assenza di tutte le voci di costo che invece paghiamo sul kilowattora che acquistiamo regolarmente dalla rete – costi di rete, oneri generali di sistema, imposte”. Per impianti industriali, sempre però con finalità di autoconsumo, le scadenze sono ancora più ravvicinate con 2013 al Sud, 2015 al Centro e 2016 al Nord. Stime elaborate prima della firma del quarto conto energia ma, secondo il professor Lorenzoni che ha coordinato la ricerca, "con la riduzione delle tariffe incentivanti i prezzi caleranno anche più rapidamente del previsto". Importante qualche precisione di carattere metodologico: la ricerca stima “un tasso di aumento annuo dell’energia elettrica pari al 3,28% per il mercato residenziale, e del 3,02% per il mercato industriale a partire da dati dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e della dg energia della Commissione Europea”, ipotesi che molti economisti definisco conservativa visto il crescente prezzo del petrolio.

guidafinestra.it