Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Per maggiori informazioni, leggi l'informativa estesa Cookie Policy.
Chiudendo questo banner, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

ITA
Text-A-A-A
Cerca:
Newsletter Conto Energia Lavora con noi Faq Glossario
Home > News > Messina prima città al mondo a produrre energia dal mare Invia
stampa
 
 

 
NEWS
30-03-2006 TUTTE LE NEWS
Messina prima città al mondo a produrre energia dal mare
Dopo 3 anni di sperimentazione è stata allacciata alla rete Enel la turbina Kobold installata nello Stretto dalla società Ponte di Archimede, che domani firmerà un accordo con l’Indonesia per portare le sue piattaforme nei mari asiatici
 
MESSINA. Le correnti marine dello Stretto di Messina stanno producendo da tre anni energia elettrica, pulita e rinnovabile. E dopo tre anni di ricerche e sperimentazioni è arrivato anche lo sdoganamento dell’Enel, che un paio di giorni fa ha allacciato alla rete nazionale la turbina ad asse verticale Kobold, brevettata dalla Ponte di Archimede Spa, società presieduta dall’armatore Elio Matacena. E proprio mentre si concludeva la sperimentazione che di fatto trasforma il prototipo Kobold in una centrale produttiva a tutti gli effetti, in grado oggi di fornire all’Enel un flusso costante di energia della potenza di 40 Kw, la Ponte di Archimede Spa sta per mettere a segno un altro importante colpo. Domani infatti Elio Matacena firmerà un protocollo d’intesa con il governo indonesiano per esportare la tecnologia delle proprie turbine nei mari asiatici. «L’Unido, united nations industrial development organization – spiega il presidente di Ponte di Archimende – ha adottato la nostra tecnologia, unica al mondo e brevettata per dotare di energia elettrica tutte le piccole isole dell’immenso arcipelago indonesiano che ancora non sono raggiunti dall’elettricità: hanno 17mila isole e 10mila stretti con correnti fortissime, l’ideale per le nostre turbine». Per quanto riguarda la turbina a tre pale installata a largo di Ganzirri, la Ponte di Archimede ha comunque diverse prospettive di sviluppo. «Il nostro progetto prevede di aumentare il diametro della piattaforma e di allungare di alcuni metri le pale della turbina. In questo modo saremo in grado di raggiungere una potenza di 150 kw, inoltre per incrementare ulteriormente il rendimento della piattaforma sul tetto sono stati posizionati 39 pannelli solari, che la rendono una vera e propria icona dello sviluppo sostenibile in campo energetico. «Si tratta di un progetto che offre un lusinghiero primato all´Italia - conclude Elio Matacena, - e sono lieto che Messina sia diventata la prima città del pianeta la cui rete elettrica riceve energia dal mare. Le correnti marine dello Stretto che, nell´antichità, seminavano terrore e pericolo fra i naviganti, oggi costituiscono un giacimento inesauribile di energia».

www.greenreport.it