Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Per maggiori informazioni, leggi l'informativa estesa Cookie Policy.
Chiudendo questo banner, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

ITA
Text-A-A-A
Cerca:
Newsletter Conto Energia Lavora con noi Faq Glossario
Home > News > Ambiente, ecco le priorità:«Energia, mare e rifiuti» Invia
stampa
 
 

 
NEWS
14-06-2006 TUTTE LE NEWS
Ambiente, ecco le priorità:«Energia, mare e rifiuti»
Un piano per i prossimi 5 anni, dall'energia («ci vuole un piano nazionale») ai rifiuti («uscire dall'emergenza») allo smog («basta blocchi ma piani di qualità») passando per la biodiversità, i parchi, la difesa del suolo, i controlli («verifica sull'Apat») e soprattutto la battaglia contro la delega («senza il visto della Corte dei Conti i decreti attuativi sono inefficaci»).
 
È un ministro dell'Ambiente a tutto campo quello che ieri davanti alla Commissione Ambiente del Senato si è presentato per il debutto in Parlamento. Alfonso Pecoraro Scanio, in completo grigio, ha parlato per due ore illustrando nel dettaglio le linee programmatiche del suo dicastero. Una su tutte la priorità: l'energia e gli impegni di Kyoto, non solo per il ministero ma per tutto il Governo, ha detto Pecoraro Scanio. Fondamentale anche il capitolo risorse: «Bene i tagli ma non si penalizzi l'ambiente e non si incida su settori che hanno già pagato». Ma Pecoraro Scanio dà il via anche a una piccola grande rivoluzione: il ministero cambia denominazione e sarà anche il ministero della tutela del mare oltre che dell'Ambiente e del Territorio. Impegno che gli è valso il titolo di Ulisse. «Noi vecchie sirene di Marevivo abbiamo catturato il nostro Ulisse», ha detto il presidente dell'Associazione, Rosalba Giugni, che ha ricevuto Pecoraro Scanio dopo l'audizione. «Io Ulisse? Spero sia un augurio per vent'anni di governo», ha risposto il ministro tappandosi le orecchie per non cadere vittima del canto delle sirene. Ma ecco nel dettaglio le nuove linee programmatiche del Ministero dell'Ambiente. Piano nazionale energetico. «È il primo punto, è l'elemento centrale di come rispettiamo gli impegni fissati dal Protocollo di Kyoto ma ci vuole un piano energetico nazionale senza questo piano non si va da nessuna parte». Il piano deve puntare a efficienza e risparmio. Necessario anche un piano vero sulle rinnovabili. Qui già l'impegno del Governo sul fotovoltaico. Pecoraro ha parlato anche di eolico di qualità.

www.corriere.com