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06-07-2006 TUTTE LE NEWS
Pecoraro, puntare su biodiesel e risparmio
Un nuovo piano nazionale per l'energia, ispirato ai principi del risparmio energetico, all'incentivazione dei biocarburanti e alla diffusione del fotovoltaico, senza trascurare l'eolico e le centrali a biomasse di piccola taglia, e la ricerca sull'idrogeno.
 
E' questo il progetto per le energie rinnovabili del ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, illustrato in un'intervista al Quotidiano Nazionale (Giorno-Resto del Carlino-Nazione). Pecoraro annuncia l'obiettivo di arrivare entro la fine della legislatura a produrre ''almeno il 25% dell'energia da fonti rinnovabili''. Un impegno difficile, ma che il ministro dichiara di poter raggiungere, attraverso il varo, come prima mossa, di un piano energetico nazionale improntato fortemente alla ''razionalizzazione dei consumi e alla promozione del risparmio energetico''. ''Intendiamo, ad esempio - afferma Pecoraro - incentivare economicamente, con il sistema gia' usato per le ristrutturazioni edilizie, gli interventi per il risparmio energetico: coibentazioni, doppi vetri, caldaie ad alta efficienza''. Il ministro vede nella legge sull'efficienza energetica degli edifici approvata in Sudtirolo (''che non consente piu' - dice il ministro - di costruire appartamenti che consumino oltre 7 litri di gasolio a fronte dei 20 usati mediamente nel resto d'Italia'') un esempio da imitare e da implementare con l'uso di lampadine ad alta efficienza e di elettrodomestici che possono risparmiare fino al 70%. Sul fotovoltaico Pecoraro vede nel 'conto energia', misura introdotta sull'onda del successo tedesco dal decreto del 19 settembre 2005 che permette di vendere l'energia prodotta al gestore elettrico, ''uno strumento importante'', ma che non basta da solo, e che va integrato con la ricerca sui pannelli fotovoltaici innovativi, gli incentivi al solare termico e la ripresa del progetto Rubbia sul solare ad alta pressione. Attenzione anche all'eolico, anche se, secondo il ministro bisogna puntare sui ''piccoli impianti'', dicendo ''no alla logica del gigantismo''. Sul tema caldo dei biocarburanti, Pecoraro afferma: ''E' evidente che noi dobbiamo o abolire la quota esente, o almeno abbassare significativamente le accise sui biocarburanti. Dobbiamo defiscalizzare il carburante usato in agricoltura e dobbiamo garantire agli agricoltori che una parte dei fondi Ue serva alla produzione di biocarburanti, che portrebbero essere usati dalle aziende di trasporto pubblico urbano, in modo da contribuire a migliorare la qualita' dell'aria nelle citta'''. Non bastera' pero' certo solo il biodiesel a combattere la lotta contro le emissioni nocive, e allora per Pecoraro ''occorre potenziare i mezzi a trazione elettrica, filobus e tram in primis, e incentivare l'uso di mezzi come le biciclette''. Ultima battuta per i rigassificatori, che sono per il ministro verde ''uno strumento utile e necessario, ma prima di farli serve un piano energetico nazionale o almeno una valutazione ambientale che ci dica quanti ne servono davvero''. (ANSA)

www.ansa.it