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NEWS
06-07-2006 TUTTE LE NEWS
Commissario Paganetto, ENEA pronta per sfida rinnovabili
Emergenza clima e crisi del petrolio e del gas con costi in Italia del 25-30% piu' alti dei concorrenti europei. Un freno alla capacita' di ripresa dei distretti industriali ma anche il momento dello sprint per le fonti rinnovabili.
 
Per rispondere a queste esigenze del Paese l'Enea spinge sullo sviluppo delle tecnologie energetiche e delle metodiche di governance sostenibile degli assetti energetici. Se ne e' parlato al workshop ''Enea per le regioni e i distretti produttivi''. ''Abbiamo fatto molti passi in avanti in questi ultimi otto mesi'', ha dichiarato il commissario straordinario dell'Enea, Luigi Paganetto. ''Abbiamo verificato la capacita' dell'Enea di rispondere alla richiesta di energia eco-compatibile, sia a livello nazionale che internazionale, per poter definire la migliore strategia dell'Ente. Questo atteggiamento, insieme a scelte di riorganizzazione interna, punta a promuovere l' integrazione con il territorio valorizzando i centri di ricerca come risorsa che possano consentire innovazione e sviluppo''. ''E' una sfida importante che vogliamo vincere e ci stiamo attrezzando per farlo''. Apprezzamenti alla nuova linea dell'Enea si sono avuti anche dai rappresentanti dei maggiori distretti industriali (Prato, Vicenza, Matera e Sassuolo) presenti al convegno che non intendono perdere l'occasione di ''sfruttare'' le conoscenze tecnologiche dell'Ente. L'energia e l'ambiente (insieme alla logistica) costituiscono, secondo l'Enea, i piu' importanti fattori leganti a carattere territoriale. I Centri Enea sono presenti dal Nord al Sud del Paese: Saluggia (Vercelli), Ispra (Varese), Santa Teresa (La Spezia), Bologna, Brasimone (Bologna), Faenza (Ravenna), Casaccia e Frascati (Roma), Portici (Napoli), Brindisi e Trisaia (Matera) e costituiscono un punto di riferimento sul territorio. In merito alla politica energetica in generale, poi, Bruno Tabacci della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, ha sottolineato come ''finora siano state attuate politiche ottuse in campo energetico utilizzando, principalmente, un mix di fonti sbilanciato su petrolio e gas che ha condizionato fortemente il prezzo dell'energia in Italia prendendo la direzione sbagliata badando, spesso, solo alle esigenze dei cittadini''. ''La legge costituzionale del 2001 - ha aggiunto Tabacci - ha contribuito a rendere le regioni piu' autonome in questo settore ed e' stato uno sbaglio. Dobbiamo tornare a un punto di equilibrio tra lo Stato e le Regioni come e' gia' accaduto in Spagna. Nel passato i fondi del Cip6, destinati alle fonti rinnovabili, sono stati spesi per riconvertire vecchie centrali e non per incrementare la diffusione di vera energia rinnovabile''. (ANSA).

www.ansa.it