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04-10-2006 TUTTE LE NEWS
Bioetanolo con il vento in poppa in Francia
La Francia, sostenuta dalla sua consistente produzione agricola, sta facendo passi da gigante perche' il bioetanolo diventi una realta' per tutti gli automobilisti francesi. E subito.
 
Va in questa direzione l' annuncio fatto dal Ministro dell'Economia e delle Finanze Thierry Breton che ha espresso la volonta' del governo di imporre una tassazione minima sul bioetanolo E 85 e di voler far funzionare entro il 2007 500 pompe di questo tipo di carburante, le pompe verdi. L'E85, gia' largamente usato in Svezia, e' composto dall'85% di etanolo e dal restante 15% di benzina, necessario per far partire il motore a freddo. Il costo, ha assicurato Breton deve essere molto vicino a quello del gasolio, garantendo cosi' ai consumatori un carburante verde molto meno caro della benzina. L'obiettivo di avere 500 pompe entro l'anno prossimo e' stato giudicato del tutto realizzabile dal campione del mondo di formula Uno Alain Prost, presidente del gruppo di lavoro Flex Fuel 2010. Un team, quest'ultimo, creato il giugno scorso dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e da quello dell' Agricoltura proprio per sviluppare il mercato dell'E85 con un triplice obiettivo per il 2010: piu' veicoli a bioetanolo sulle strade, una migliore produzione e distribuzione dell'E85. Il piano flex fuel, che prevede l'incremento di automezzi alimentati indistintamente a benzina o bioetanolo, favorira' l' indipendenza energetica della Francia, secondo Breton, nell'affrontare l'era post-petrolio. La Francia ha iniziato a guardare ai carburanti alternativi nel 2004 con il programma biocarburanti lanciato da Jean Pierre Raffarin. Dopo l'accelerazione data da Dominique de Villepin il settore ha registrato una crescita del consumo del 250% in soli due anni. Si e' passati da un consumo dell'1% del 2005 all'1,75% del 2006, al 3,5% del 2007. Per il futuro gli obiettivi sono ambiziosi. Si vuole arrivare ad una produzione del 7% entro il 2010 e del 10% nel 2015, il doppio di quanto previsto dai parametri Ue. Il mercato sara' sostenuto grazie a 16 nuove fabbriche attualmente in costruzione in 12 regioni, ha assicurato il Ministro dell'agricoltura Dominique Bussereau. Anche le approvazioni per la produzione di biocarburanti galoppano e con il via libera alla produzione di un altro 1.100.000 di tonnellate il governo francese in soli 18 mesi avra' data la concessione per la produzione di 3,7 milioni di tonnellate di biocarburanti. Nessun problema si riscontra per l'approvvigionamento delle materie prime. Cereali, barbabietole da zucchero e alcool offrono un potenziale importante e non vi e' alcuna minaccia, assicura Bussereau, a soddisfare la domanda derivante dal settore dell'alimentazione umana. Gia' 400.000 ettari su dieci milioni coltivati a cereali e barbabietole permetteranno di soddisfare l'obiettivo di incorporazione del 7% dei biocarburanti da parte della filiera benzina nel 2010. Cio' che invece preoccupa il Ministro dell' agricoltura francese e' che la produzione possa essere minacciata dalle importazioni massicce di etanolo brasiliano. A questo proposito Dominique Bussereau e' chiaro. La Francia deve essere molto ferma nelle negoziazioni con l'Organizzazione Mondiale del Commercio. Il rischio paventato e' che si passi da una dipendenza energetica legata alle importazioni di energie fossili a quella di bioenergie. (ANSA).

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