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NEWS
06-12-2005 TUTTE LE NEWS
La centrale elettrica del futuro è un generatore di uragani
Un ingegnere canadese vuole creare tornado addomesticati alti 20 chilometri e sfruttarli come fonte alternativa di energia
 
ROMA - Nel film "Ritorno al futuro" il protagonista, sbalzato nel passato, era costretto a imbrigliare l'energia di un fulmine per alimentare la macchina del tempo che l'avrebbe rispedito nel suo presente. Non c'era bisogno di vedere gli effetti dello tsunami e di Katrina per sapere quanta potenza si nasconde in alcuni fenomeni naturali. Si calcola che l'energia sprigionata da un grande uragano sarebbe sufficiente per soddisfare i bisogni dell'intera umanità per oltre un anno. Ovviamente nessuno è in grado di piegare alle proprie esigenze le manifestazioni più disastrose della potenza naturale. Ma in Canada c'è una persona che giura di poter creare a piacimento piccoli tornado artificiali e di saperli sfruttare per creare energia elettrica a volontà e a bassissimo costo. Louis M. Michaud è un ingegnere che lavora da quasi un quarto di secolo nel settore della petrolchimica. Da tempo studia il modo di ricreare artificialmente i fenomeni naturali per servirsene come fonti energetiche. Da quest'estate il suo laboratorio si è trasferito all'interno di un grande cilindo di dieci metri di diametro, nel quale è riuscito a creare piccoli vortici addomesticati. Nelle sue intenzioni è solo il primo passo verso la creazione di veri e propri tornado, di dimensioni paragonabili a quelli naturali, ma docili come cani al guinzaglio. L'idea di Michaud si basa sulla convezione atmosferica, il processo per il quale l'aria calda tende a salire verso l'alto e a tornare in basso una volta raffreddatasi. L'idea è alla base di strutture già esistenti per la creazione di energia alternativa, come i camini solari: si tratta di serre nelle quali l'aria riscaldata è forzata ad incanalarsi in un cilindro cavo alla base del quale sono poste turbine per la generazione di elettricità. Nel progetto ideato da Michaud, si introducono aria calda e vapore in un cilindro alto 80 metri e largo 200. In questo modo si crea un primo vortice che sale fino a 20 chilometri di altezza e si espande, mentre il vapore condensa producendo altro calore. Anche in questo caso l'energia liberata nel processo sarebbe raccolta da turbine. Ma a differenza dei camini solari, la cui potenza è limitata dall'altezza massima della struttura, i tornado artificiali potrebbero estendersi per alcuni chilometri nell'atmosfera. Si tratta, ovviamente, di speculazioni teoriche. Finora l'ingegnere canadese è riuscito a realizzare soltanto piccoli vortici di qualche metro d'altezza. Ma Michaud è sicuro che, con i finanziamenti giusti, una centrale funzionante potrebbe diventare realtà in soli cinque anni. Magari sostituendo il cilindro per la creazione dei tornado alle torri di raffreddamento già esistenti nelle centrali nucleari e in quelle a carbone.

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