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19-12-2005 TUTTE LE NEWS
ROMA - Nuove costruzioni, il solare è d'obbligo
L'edilizia romana si converte ufficialmente alle energie rinnovabili e in particolare al fotovoltaico.
 
La Giunta capitolina ha approvato una delibera che introduce una modifica cruciale al Regolamento Edilizio – delibera che dovrà essere ratificata dal Consiglio Comunale –: ogni edificio privato di nuova costruzione dovrà essere alimentato, per il suo "fabbisogno energetico complessivo", almeno al 30% con fonti rinnovabili, almeno al 50 % per la produzione di acqua calda. La percentuale del 30% (fabbisogno totale) è aumentata al 50% per gli edifici che sorgeranno all'interno dei programmi edilizi approvati dal Comune: Programmi di Recupero Urbano, Programmi Integrati, Progetti Urbani, Accordi di Programma. Idem per le costruzioni "in deroga" e per gli edifici pubblici o di uso pubblico. La delibera prevede inoltre che gli impianti siano realizzati con attenzione all'estetica: posizione di celle fotovoltaiche e collettori solari prestabilita nei progetti, "organica" all'aspetto dell'edificio e, al tempo stesso, studiata per la più efficace esposizione al sole. Per incentivare fonti pulite e risparmio energetico, la delibera stabilisce poi agevolazioni ad hoc: esclusi dal "calcolo del volume imponibile" – ovvero non tassabili – gli spessori di muratura esterna oltre i 30 centimentri ed entro il mezzo metro. Idem per lo spessore dei solai oltre 20 ed entro 45 centimetri, così come per i vani (sul tetto o nel sottotetto) destinati ad accogliere gli impianti solari (e i collettori, i serbatoi ecc.), per un'altezza netta massima di 2 metri e 40 centimetri. In pratica, vengono detassati l'aumento di spessore dei muri per l'isolamento termico e le parti di costruzione utilizzate per fare del nuovo edificio un'abitazione ecologica. Altre prescrizioni: obbligo di realizzare un sistema di impiego dell'acqua piovana per irrigare eventuali giardini ed evitarne la dispersione; water con cassette a risparmio d'acqua (almeno due vani per scarichi di diversa quantità); rubinetti con miscelatore aria-acqua; almeno la metà delle superfici esterne (pavimentazioni, aree verdi ecc.) allestita in modo da drenare acqua e umidità, anche impiegando materiali speciali. Quando il Consiglio Comunale avrà dato via libera alle regole stabilite dalla Giunta, ha sottolineato il sindaco Veltroni, Roma sarà con Barcellona "la prima città all'avanguardia sul protocollo di Kyoto". Intanto lunedì 19 dicembre l'assessore all'urbanistica Morassut presenta le prime case solari della capitale, realizzate nel XIII Municipio, a Saline di Ostia e a Malafede. Le case potranno essere visitate liberamente per un mese.

www.comune.roma.it