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03-10-2007 TUTTE LE NEWS
Eolico, EWEA promuove solo a metà proposta UE
Con il pacchetto energetico sul mercato interno dell'elettricita' e del gas, approvato nella seconda meta' di settembre, la Commissione europea ha fatto si' un buon lavoro, ma solo a meta'.
 
Lo afferma l'industria europea dell'eolico (Ewea) in merito alla decisione presa dall'esecutivo comunitario. Se infatti la Commissione ha tenuto fede ai propositi iniziali e ha proposto la scissione della proprieta', l'unbundling, delle societa' che si occupano delle operazioni relative alla produzione e di quelle che si occupano della distribuzione, ha introdotto una seconda possibilita', una scappatoia, in cui le compagnie energetiche continuano a detenere la proprieta' dell'infrastruttura, anche se la gestione della rete viene affidata ad un operatore indipendente. In questo modo, secondo l'Ewea, la Commissione ha ceduto alle pressioni di un pugno di stati membri rinunciando a sponsorizzare solo la sua opzione preferita: quella di due proprieta' distinte per produzione e distribuzione dell'energia. Permettere alle compagnie produttrici di energia di possedere la griglia di trasmissione e' come permettere ad una compagnia aerea di possedere il cielo, commenta il direttore esecutivo dell'Ewea, Christian Kjaer. Avere degli operatori indipendenti per gestire le reti di trasmissione, cosi' come previsto dalla proposta della Commissione, e' di sicuro un passo nella direzione giusta, ma non basta. La competitivita' nel mercato elettrico europeo continuera' ad essere distorta fino al momento in cui la gestione di un operatore indipendente non verra' completata da una proprieta' indipendente della griglia, sostiene l'Ewea. L'accesso imparziale alla rete e' il requisito minimo necessario per mettere l'Unione europea in condizioni di raggiungere l'obiettivo del 20% di energie rinnovabili entro il 2020. L'Ewea prende atto del fatto che, con la realta' politica del Consiglio, la Commissione ha fatto quel che ha potuto e che non poteva ottenere qualcosa di piu' ambizioso dell'operatore indipendente della rete. Il passo, anche se considerato importante dagli industriali dell'eolico, e' insufficiente per incrementare la competitivita'. L'Ewea continua a battere sullo stesso chiodo e a dire che solo la piena proprieta' disgiunta dei due settori energetici della produzione e della distribuzione e' lo strumento piu' efficace per promuovere gli investimenti nella rete e per garantire ai terzi alle stesse condizioni il diritto di accesso alla rete energetica europea. Il modello proposto da Bruxelles di un sistema di operatori indipendenti richiedera', osserva l'industria dell'eolico, un monitoraggio esteso e una regolamentazione molto dettagliata. Per il settore dell'energia eolica e' cruciale che su questi operatori ricada la responsabilita' delle operazioni e dell'allargamento della griglia. Perche' la legislazione sia efficace l'Ewea vede come indispensabile una supervisione piu' rigorosa delle regole per garantire la trasparenza dei prezzi, l'accesso alla rete e chiari incentivi. In assenza della completa separazione tra la proprieta' della produzione e della distribuzione, l'industria dell'eolico appoggia con forza la proposta della Commissione di rinforzare i poteri dei regolatori nazionali, assicurandone il coordinamento a livello comunitario. (ANSA).

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