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31-10-2007 TUTTE LE NEWS
27 paesi adottano dichiarazione Berlino su rinnovabili
BRUXELLES - Piu' di 60 parlamentari ed europarlamentari dei 27 paesi dell'Unione europea hanno adottato un documento, ''la Dichiarazione di Berlino'', in cui chiedono che la normativa sulle fonti di energia rinnovabile in gestazione alla Commissione europea sia una direttiva quadro chiara e nello stesso tempo ambiziosa.
 
Gli esponenti politici, membri della rete parlamentare europea Eufores focalizzata a promuovere le rinnovabili in Europa, si sono riuniti a Berlino per discutere delle future politiche per le fonti energetiche verdi. Mechtild Rothe, Presidente Eufores e Vice Presidente del Pe, ha ricordato nel corso dei lavori che le tecnologie per le energie rinnovabili non solo comportano la diminuzione di emissioni di CO2 ed una maggior sicurezza di approvvigionamenti, ma che permettono di sostenere un boom economico che ha gia' creato oltre 350.000 posti di lavoro in Europa. Nella Dichiarazione di Berlino Eufores fissa alcuni paletti cui si dovrebbe attenere la futura normativa Ue e avanza una serie di rivendicazioni. Puntualizza sul fatto che sara' necessario orientarsi verso un approccio per settore in cui sia condiviso, giustamente e in modo trasparente, il target del 20% di energie rinnovabili tra i 27 stati membri e tra i tre differenti settori delle RES. La Dichiarazione prende posizione sull'uso dell'energia nucleare, anche se non viene esplicitamente menzionata. Chiede, infatti, che siano ''prese in considerazione solo le fonti di energie rinnovabili come strumenti per raggiungere l'obiettivo obbligatorio del 20%''. Gli obiettivi globali e per settore dovranno essere fissati con una tappa intermedia al 2015, per permettere il controllo del processo ed un eventuale aggiustamento del tiro della direttiva. E in tema di controlli Eufores vuole che la Commissione sia in grado di sanzionare gli stati membri che vengono meno agli impegni fissati a Bruxelles, oltre a volere un sistema di certificati che assicuri che la biomassa, inclusi i biocarburanti, sia ottenuta in modo sostenibile. Relativamente ai vari settori delle rinnovabili si chiede di mantenere il profilo esistente per l'accesso prioritario per l'elettricita' verde e per i biocarburanti e una legislazione ambiziosa in materia di riscaldamento e raffreddamento che punti almeno a raddoppiare la percentuale attuale entro il 2020. A livello di singolo paese membro per ogni settore dovrebbe essere fissato un target nell'ambito dei Piani d'Azione delle Energie Rinnovabili nazionali. Eufores boccia l'idea del sistema di commercio obbligatorio all'interno dell'Ue, perche' chiarisce ''e' suscettibile di far torto ai sistemi esistenti efficienti''. I parlamentari invece sostengono l'idea della Commissione europea di creare un Fondo Mondiale per la Promozione del'Efficienza energetica e delle Energie Rinnovabili e la invitano a trattare innanzitutto gli aspetti dell'efficacia energetica, dell'economia di energie e delle energie rinnovabili nel quadro del prossimo Piano Strategico Europeo per le Tecnologie Energetiche. (ANSA).

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