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29-12-2005 TUTTE LE NEWS
Energia: ora l'efficienza con Esco e semafori a led
Il futuro sta nelle rinnovabili. Le fonti energetiche alternative possono rappresentare un’opportunità per l’impianto produttivo italiano.
 
Questo è quanto emerge dal rapporto Enea 2005 sullo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia. “Danimarca, Germania e Spagna sono i porta bandiera della Comunità Europea. Per quanto riguarda l’energia eolica, Germania e Danimarca hanno saturato con gli impianti la capacità del territorio e la Danimarca, attualmente, esporta quasi l’84 % dell’eolico che produce. La Spagna si sta rapidamente avvicinando ai due paesi del Nord Europa e negli ultimi anni ha investito moltissimo per potenziare il fotovoltaico. A scala globale, l’Asia è all’avanguardia nello sviluppo dell’energia dal sole. Più del 50 % del fotovoltaico mondiale viene prodotto in Giappone e oltre l’80% dei dispositivi ad energia solare si trovano in Cina” spiega Carlo Manna, ingegnere dell’Enea. Ma per ora il vero passo avanti è migliorare l’efficienza energetica. “Basti pensare che dal 1973 al 2003 l’efficienza energetica ha perso 6,5 punti percentuali per l’incremento dei trasporti e degli impianti termoelettrici, caratterizzati da una bassissima efficienza energetica” spiega Massimo Scalia, docente di Fisica Ambientale, all’università La Sapienza di Roma. Per parlare di efficienza energetica non si può non presentare delle Energy Service Company, da cui l’acronimo ESCO. ‘L’Esco è una società che realizza a sue spese un progetto di ristrutturazione energetica finalizzato a ridurre al minimo le inefficienze, gli sprechi e gli usi impropri dell’energia’ scrive Maurizio Pallante nel suo libro ‘Un futuro senza luce?’. ‘Per un numero di anni prefissato contrattualmente s’impegna a fornire al proprietario gli stessi servizi energetici (riscaldamento ed elettricità), di cui egli usufruiva prima dell’intervento di ristrutturazione e il proprietario s’impegna a pagarli allo stesso prezzo che li pagava. La durata del contratto viene fissata dalla società calcolando in quanti anni la differenza tra i costi energetici precedenti al suo intervento e i costi energetici successivi le consente di remunerare il capitale investito e il suo lavoro. Maggiore è l’efficienza che riesce a ottenere, maggiore è la quantità degli sprechi che riesce a eliminare, maggiore è la differenza tra i costi energetici precedenti e successivi alla ristrutturazione’. Lo scorso 12 novembre si è tenuta l’Assemblea dell’EnergoClub, associazione non a scopo di lucro che si prefigge l’obiettivo di promuovere la riconversione del sistema energetico. Contestualmente a queste operazioni occorre sostituire progressivamente l’energia solare conservata nelle fonti fossili con l’energia solare fresca delle fonti rinnovabili: biomasse, acqua, vento, solare termico, solare fotovoltaico. I risparmi che si ottengono sui costi di gestione consentono di ammortizzare i costi d’investimento di queste tecnologie. Altro buon esempio è segnalato da Marco Boschini del Comune di Colorno. Il Comune di Bressanone ha sostituito tutte le lampade ad incandescenza installate nelle lanterne semaforiche con speciali lampade semaforiche a led. L’intervento effettuato, oltre che per le novità di tipo illuminotecnico, si distingue anche per l’impostazione contrattuale: tra Polo Tecnologico e ASM Bressanone è stato stipulato un Energy Performance Contract, che prevede che ogni ricavo del Polo Tecnologico, sia ottenuto dal rendimento o, per meglio dire, grazie al risultato energetico ottenuto. Il compenso concordato è, infatti, strettamente vincolato all’ammontare della quantità di energia risparmiata dagli impianti semaforici, dunque alla qualità dei risultati conseguiti grazie alla modifica degli impianti. Essendo costituite da più sorgenti luminose, tecnologia ad Elementi Illuminanti Indipendenti (EII), anziché da un solo filamento, i LED continuano a funzionare regolarmente anche con un elemento danneggiato. Ciò consente di ridurre gli interventi di manutenzione e la riparazione della lampada in caso di guasto, visto che sono garantite dalla società produttrice per 6 anni e durano mediamente 100.000 ore ed è possibile ripararle. Per determinare gli effettivi consumi delle lampade utilizzate è stato condotto un esperimento in collaborazione con l’Università di Trento, che ha stabilito che le lampade semaforiche a led assorbono l’82% in meno rispetto alle tradizionali lampade ad incandescenza. [AT]

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