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19-02-2008 TUTTE LE NEWS
Certificati verdi, al via la nuova taglia.
Il Gestore della Rete, in applicazione delle disposizioni della Finanziaria, ha aggiornato da 50 MWh a 1 MWh la taglia dei certificati verdi emessi ai sensi del decreto legislativo 16/03/99 n.79.
 
A seguito di tale aggiornamento il numero dei CV presenti sui conti aperti dal GSE a favore degli operatori risultera' 50 volte superiore. I Certificati Verdi sono il meccanismo di incentivazione per gli impianti alimentati da energie rinnovabili le cui regole sono fondate sul decreto Bersani 79/99, sul DLS 387/03 e sulla Legge Marzano 239/04. Il decreto Bersani 79/99 fissa le regole per l'emissione dei CV stabilendo che la certificazione di Impianto alimentato da fonte rinnovabile (IAFR) venga rilasciato agli impianti entrati in funzione dopo il 1 Aprile 1999, in seguito ad operazioni di potenziamento, rifacimento, riattivazione o nuova costituzione. Impone che a partire dal 2002 il 2% dell'energia da fonte non rinnovabile, prodotta o importata, oltre la quota di 100 GWh, debba essere certificata a mezzo CV. Il DLS 387/03 impone che a partire dal 2004 e fino al 2006 la quota minima di energia prodotta da fonti rinnovabili che deve essere immessa in rete venga incrementata annualmente dello 0.35%. Inserisce i rifiuti nel regime di incentivazione dei CV, in tale categoria rientrano la frazione non biodegradabile ed i combustibili derivati dai rifiuti. Fissa in 8 anni il periodo di riconoscimento dei CV al netto dei periodi di ferma e istituisce la bancabilita' dei CV. La Legge Marzano 239/04 inserisce nel regime di incentivazione dei CV l'energia prodotta dagli impianti di cogenerazione: in particolare possono usufruire dell'incentivazione gli impianti di cogenerazione abbinati al teleriscaldamento limitatamente alla quota di energia termica effettivamente utilizzata per il teleriscaldamento. Ed e' stata proprio la legge Marzano a fissare la taglia dei CV in 50 MWh a partire dal 01/01/2005, a stabilire la durata dell'incentivazione in 8 anni e la durata del singolo certificato in 3 anni. Fissava inoltre la percentuale di energia da certificare nel 2.7 % nel 2005 e 3.05% nel 2006 (oltre la quota di 100 GWh).(ANSA).

www.ansa.it